domenica 25 ottobre 2015

30 settembre 2015 - Anomalie dell'indice NDVI in Umbria


La mappa riportata in figura 1 evidenzia le variazioni dell'indice NDVI rispetto alla media dei valori acquisiti per il medesimo periodo dell'anno dal 2001 ad oggi. In particolare, con le tonalità del rosso vengono evidenziate aree con minore attività fotosintetica (NDVI più bassi della media), mentre in verde sono identificate le aree con attività fotosintetica più alta della media (NDVI più alto). In giallo sono identificate le aree con valori di NDVI prossimi alla media.
Per facilitare la lettura, viene riportata anche la mappa di uso del suolo della Regione Umbria (dati Corine Land Cover), in modo da potere identificare quali sono le coperture di suolo interessate dalle variazioni spaziali dell'indice.

Figura 1: Uso del suolo della Regione Umbria (Corine Land Cover, lato sinistro) confrontato con la distribuzione dell'indice di anomalia dell'NDVI (elaborazioni su dati: MODIS http://e4ftl01.cr.usgs.gov, lato destro) acquisito al 30 settembre 2015.


L'acquisizione del 30 settembre 2015 non evidenzia anomalie particolarmente diffuse, in quanto la maggior parte del territorio regionale risulta sostanzialmente nella media delle acquisizioni precedenti, anche se con un valore medio per l'intero territorio regionale pari a -2.5934. Va segnalato in modo particolare la situazione del lago Trasimeno, dove a fronte di una riduzione dell'attività fotosintetica nella parte centrale dello specchio lacustre, si assiste ad un incremento nelle porzioni perimetrali, verosimilmente causato dallo sviluppo del fragmiteto. 
Degno di nota è l'incremento dell'attività fotosintetica evidente nell'area carsica dei piani di Norcia e Castelluccio.


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