domenica 3 gennaio 2016

3 dicembre 2015 - Indice delle anomalie dell'NDVI in Umbria

La tendenza all'incremento dell'attività fotosintetica rispetto alla media degli anni precedenti, osservata in Umbria in questo ultimi tempi, sembra subire un arresto secondo l'acquisizione satellitare del 3 dicembre 2015. Tuttavia, se ciò è sostanzialmente vero in termini medi per l'intero territorio regionale,  si nota una  significativa variabilità locale dell'indice di anomalia. In particolare, nel settore occidentale è evidente un variazione negativa dell'NDVI, mentre nel settore orientale si osserva una attività lievemente al di sopra della media che, si ricorda, è calcolata a partire dai dati acquisiti dal 2001. In quest'ultima parte dell'Umbria si notano zone dove i valori dell'NDVI sono di oltre il 20% più alti della media regionale (zona del Monte Cucco) o, addirittura, superiori di oltre il 30% rispetto alla media del periodo (Valnerina). Fanno eccezione le formazioni a prateria e a  prato-pascolo  di alta quota che sovrastano i piani carsici di Norcia e Castelluccio, poiché   mostrano un netto arresto dell'attività fotosintetica con un valore negativo di oltre il 62% rispetto alla media del periodo.
La figura 1 illustra in termini qualitativi le considerazioni riferite al periodo in esame.


Figura 1: Uso del suolo della Regione Umbria (Corine Land Cover, lato sinistro) confrontato con la distribuzione dell'indice di anomalia dell'NDVI (Elaborazione su dati MODIS MOD13Q1.005, lato destro) acquisito al 3 dicembre 2015.


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