La tendenza all'incremento dell'attività fotosintetica rispetto alla media degli anni precedenti, osservata in Umbria in questo ultimi tempi, sembra subire un arresto secondo l'acquisizione satellitare del 3 dicembre 2015. Tuttavia, se ciò è sostanzialmente vero in termini medi per l'intero territorio regionale, si nota una significativa variabilità locale dell'indice di anomalia. In particolare, nel settore occidentale è evidente un variazione negativa dell'NDVI, mentre nel settore orientale si osserva una attività lievemente al di sopra della media che, si ricorda, è calcolata a partire dai dati acquisiti dal 2001. In quest'ultima parte dell'Umbria si notano zone dove i valori dell'NDVI sono di oltre il 20% più alti della media regionale (zona del Monte Cucco) o, addirittura, superiori di oltre il 30% rispetto alla media del periodo (Valnerina). Fanno eccezione le formazioni a prateria e a prato-pascolo di alta quota che sovrastano i piani carsici di Norcia e Castelluccio, poiché mostrano un netto arresto dell'attività fotosintetica con un valore negativo di oltre il 62% rispetto alla media del periodo.
La figura 1 illustra in termini qualitativi le considerazioni riferite al periodo in esame.
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